Le sfide per il diritto alla salute

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L’editoriale del presidente Maurizio Hazan – 13 ottobre 2023

L’editoriale del presidente Maurizio Hazan – 13 ottobre 2023

Care amiche e cari amici,

come avrete avuto modo di leggere sui media nei giorni scorsi, i decreti attuativi della Legge 24/2017 sembrano giunti in dirittura d’arrivo. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Insieme al decreto sulle assicurazioni, dovrebbe esser finalmente promulgata anche la Tabella unica nazionale che consentirà una più certa valutazione dei gravi danni alla persona da responsabilità sanitaria. Il condizionale è doveroso, trattandosi di provvedimenti da troppo tempo annunciati invano. Ma, questa volta, l’ufficialità della fonte e le modalità di divulgazione della notizia paiono destinate a confermare le attese.

Se davvero sarà così, la Legge Gelli-Bianco si completerà e rafforzerà, sia pure a distanza di anni dalla sua promulgazione. L’auspicio è che i valori di fondo che la animano – nel nome di una “sanità responsabile” che sappia privilegiare i principi della sicurezza delle cure e della prevenzione – possano ritrovarsi nel decreto attuativo dell’art. 10 comma 6, destinato a stabilire i requisiti minimi delle polizze obbligatorie e le regole di funzionamento delle “analoghe misure” di autoritenzione del rischio. Regole che, nelle bozze di testo sin qui circolate, sono state scritte anche con l’obiettivo di promuovere proprio la cultura della prevenzione e di valorizzare, anche sul piano assicurativo, il contributo degli operatori della sanità alla creazione di un modello virtuoso di gestione del rischio. Il decreto richiederà comunque tempo per essere attuato in concreto ed è lecito prevedere una disciplina transitoria per consentire a tutti gli stakeholder di adeguarvisi.

La Tabella unica nazionale sui danni più gravi dovrebbe poi rimediare ad alcune incertezze che oggi si registrano nei tribunali per via della non omogeneità dei criteri di liquidazione di volta in volta adottati: il che renderà più prevedibili le ricadute economiche dei risarcimenti e più chiari i riferimenti da prendere in considerazione per accantonare le opportune riserve.
Esprimiamo dunque piena soddisfazione per l’attenzione e la sensibilità che il governo, rimettendo finalmente mano ai temi del rischio clinico, ha dimostrato su una materia di centrale importanza. Sono in gioco la protezione e la sostenibilità di un sistema sanitario che non gode di perfetta salute e che, mai come in questo momento, dovrebbe ridurre al minimo i costi (economici e morali) di una malsana litigiosità.
Quel che un po’ sorprende è che i due decreti vedranno presumibilmente la luce proprio in un momento in cui da più parti si sono aperti dibattiti sull’opportunità di sottoporre la Legge 24/2017 a un più generale processo di revisione, per verificare eventuali spazi per qualche intervento di riforma.
Anche la Fondazione Italia in Salute ha partecipato a quei dibattiti, avendo lavorato molto su vari fronti: da un lato, per monitorare gli effetti della legge nel corso del tempo, dall’altro, per spronarne una più effettiva attuazione, stimolando una piena messa a terra di molti degli istituti che, pur previsti dalla norma, non hanno incontrato – complice l’emergenza pandemica – il dovuto sviluppo. Si tratta di compattare tutti gli interessi coinvolti (pazienti, professionisti, operatori della sanità, strutture e compagnie assicurative) attorno ai valori della solidarietà, del dialogo, dell’alleanza terapeutica e dell’educazione alla regola della prevenzione. E di tener conto di quanto la dimensione del rischio clinico stia cambiando a fronte della sempre più spiccata spinta tecnologica che – già prevista dalla Legge Gelli – ha caratterizzato le più recenti evoluzioni del settore.

A tal fine, la Fondazione ha avviato un tavolo tecnico di manutenzione ed eventuale revisione della Legge 24/2017, alla luce di ciò che in questi sei anni è accaduto. Un “tagliando”, insomma.
Al tavolo hanno partecipato alcune tra le più importanti sigle del management pubblico e privato (ad esempio Federsanità e Fiaso), del mondo sindacale e degli ordini professionali e società scientifiche (Anaao, Aogoi e Fadoi), nonché esponenti del mondo assicurativo, delle maggiori università italiane e, non ultime, le rappresentanze dei consumatori.

Le nostre prime riflessioni sono state presentate lo scorso 12 settembre davanti alla Commissione sulla colpa medica istituita presso il Ministero della Giustizia, nel corso di un’audizione alla quale ho avuto il piacere di intervenire insieme al presidente onorario della nostra Fondazione, Federico Gelli, e al presidente del comitato scientifico, Walter Ricciardi.
Una più accurata stesura degli esiti dei nostri lavori è in procinto di essere pubblicata. È perciò con grande piacere che vi preannuncio che questa pubblicazione sarà presentata il prossimo dicembre, a Roma, nel corso dell’usuale “incontro” organizzato dalla Fondazione a fine anno e la cui data sarà comunicata nei prossimi giorni.

Vi attendiamo, dunque, certi che anche il vostro contributo di riflessione sarà prezioso e utilissimo.

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Decreti attuativi della Legge 24/2017 e Tabella unica nazionale per il risarcimento dei danni gravi: il governo è pronto ad emanarli. Il presidente Maurizio Hazan: “Provvedimenti molto attesi e importantissimi per una piena applicazione della legge”

Manca poco all’emanazione del decreto attuativo assicurativo della Legge 24/2017 e della Tabella unica nazionale che consentirà una più certa valutazione dei danni da responsabilità sanitaria. Lo ha confermato ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del quale potete ascoltare l’intervento.

Quanto al regolamento assicurativo, dopo il via libera del Consiglio di Stato dello scorso aprile, ecco dunque l’ulteriore passo avanti, molto atteso, per la piena applicazione della legge Gelli-Bianco: il provvedimento riguarda le modalità di copertura del rischio da responsabilità civile sanitaria. In particolare, il decreto attuativo che mette in atto l’articolo 10 comma 6 della legge, stabilisce i requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e per chi esercita le professioni sanitarie e delle altre misure analoghe di copertura del rischio da parte delle strutture che intendono seguire la strada della cosiddetta autoassicurazione.

“Con l’approvazione ormai imminente del decreto attuativo e della Tabella unica Nazionale, a ormai 6 anni dalla sua promulgazione– commenta Maurizio Hazan, presidente della Fondazione Italia in Salute –, la Legge 24/2017 si completa e rafforza rendendo ancora più concreta la propria azione. L’auspicio è che i principi e i valori di fondo che la animano, sicurezza delle cure e prevenzione, possano ritrovarsi nel decreto assicurativo e nelle regole di copertura delle responsabilità. Regole che, nelle bozze di testo sin qui circolate, sono state scritte anche con l’obiettivo di valorizzare il contributo degli operatori della sanità alla creazione di un modello virtuoso di gestione del rischio. E anche la tabella unica sui danni gravi dovrebbe fornire un importante contributo alla sostenibilità finanziaria del sistema, rendendo più prevedibili le ricadute economiche dei risarcimenti Come Fondazione Italia in Salute abbiamo lavorato molto su vari fronti: da un lato, per monitorare gli effetti della legge nel corso del tempo, dall’altro, per spronare il completamento dei provvedimenti attuativi rimasti troppo a lungo vacanti. Esprimiamo soddisfazione, quindi, per l’attenzione con cui il governo ha rimesso finalmente mano ai temi del rischio clinico, dimostrando la centralità della questione nel più ampio quadro della necessaria protezione del sistema sanitario, degli operatori e dei pazienti. Il decreto chiederà tempo per essere attuato in concreto ed è lecito prevedere una disciplina transitoria per consentire a professionisti, strutture e compagnie assicurative di adeguarvisi. Nel mentre, la Fondazione continua a monitorare la situazione: la Legge 24/2017 ha portato e continuerà a portare un grande cambiamento nel settore sanitario e, proprio per questo motivo, serve tempo per una sua piena applicazione, oltre a qualche correzione laddove necessaria. A tal fine abbiamo avviato un tavolo tecnico di revisione che abbiamo presentato il 12 settembre all’apposita Commissione sulla colpa medica istituita presso il Ministero della Giustizia”.

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Effetti della legge italiana sulla sicurezza dei pazienti e sulla responsabilità degli operatori sanitari a cinque anni dalla sua approvazione da parte del Parlamento italiano

Effetti della legge italiana sulla sicurezza dei pazienti e sulla responsabilità degli operatori sanitari a cinque anni dalla sua approvazione da parte del Parlamento italiano

Pubblicato il quarto Paper della Fondazione Italia in Salute, curato da Giuseppe Candido, Fidelia Cascini, Peter Lachman, Macaela La Regina, Chiara Parretti, Valentina Valentini, Riccardo Tartaglia

A cinque anni dall’approvazione della Legge 24-2017 una survey realizzata su 21 centri regionali per la gestione del rischio e su 170 centri delle strutture ospedaliere ha messo in evidenza i tanti passi ancora da compiere per la piena attuazione di questa norma.

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Linee guida per la prevenzione e il controllo del COVID-19 nei luoghi di cultura.

Con  la “fase 2” dell’emergenza da Covid-19, ConfCultura mette a disposizione di musei e operatori un prontuario con le linee guida per la prevenzione del contagio, formulato dagli esperti della Fondazione Italia in Salute. Il documento, la cui redazione è stata curata da Fidelia Cascini, responsabile del Programma di Ricerca della Fondazione, è reso disponibile gratuitamente online da ConfCultura – associazione che aggrega le più importanti imprese private che si occupano della gestione e dello sviluppo dell’ecosistema culturale – e ha lo scopo di promuovere l’adozione di misure organizzative e comportamentali per contenere la diffusione del Covid-19 e operare in sicurezza nei luoghi di cultura quali musei, siti e parchi archeologici.

Il Paper della
Fondazione Italia in Salute

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    I numeri del Servizio Sanitario Nazionale

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    Quarant’anni fa, con legge del 1978, veniva istituito il Servizio Sanitario Nazionale, il primo servizio universalistico di garanzia delle cure voluto dal primo ministro della Salute donna, Tina Anselmi.

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    L’incidenza della spesa sanitaria in Italiana sul PIL compresa la sanità privata nel 2018. La spesa pubblica rappresenta il il 6,6% del PIL

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    I miliardi di euro per il costo nel 2018 del Servizio Sanitario Nazionale.

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    Numero degli operatori della sanità (dato ragioneria generale dello stato 2016).

    Fondazione Italia in Salute