Manuale patrocinato dalla Fondazione Italia in Salute, tra i curatori Walter Ricciardi e Riccardo Tartaglia

La cultura della sicurezza deve far parte integrante della formazione in sanità. Partendo dalle basi teoriche della gestione del rischio clinico vengono presentati i maggiori rischi e le migliori pratiche per gestirli e ridurli nelle principali discipline della medicina. E’ quanto viene affrontato nel “Manuale di sicurezza del paziente e gestione del rischio clinico” (Cultura e Salute Editore Perugia) curato da Fidelia Cascini, Micaela La Regina, Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Riccardo Tartaglia, già direttore del Centro per la Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana. Un libro patrocinato dalla Fondazione Italia in Salute.
Un libro di cui esiste anche una versione in lingua inglese “Textbook of Patient Safety and Clinical Risk Management”, edito da Springer.
Nel volume vengono approfondite raccomandazioni e illustrati esempi su come migliorare la sicurezza del paziente modificando i comportamenti e introducendo innovazioni organizzative e tecnologiche, così da costruire risposte assistenziali centrate sul paziente che possano essere tempestive, efficaci, sicure.
A chi si rivolge il testo? Alle nuove generazioni di operatori sanitari, in particolare giovani studenti di medicina e altre professioni sanitarie, neolaureati e specializzandi nelle diverse specialità mediche, ma costituisce anche un’utile lettura per professionisti di più lungo corso e manager sanitari che intendono approfondire l’argomento della sicurezza delle cure. L’imperativo di chi opera in sanità è chiaro: rendere facile fare le cose giuste e rendere molto difficile fare quelle sbagliate.