La Casa della Comunità 4.0

Pubblicato il secondo Paper della Fondazione Italia in Salute, curato da Federico Gelli e Narciso Mostarda

La pandemia ha messo in evidenza elementi di grande difficoltà nell’organizzazione e capacità di gestione dei pazienti sul territorio. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo compreso l’urgente necessità di dover ripensare in maniera radicale l’approccio culturale ed organizzativo dell’assistenza territoriale, aprendo ad un tipo innovativo rispetto a quanto portato avanti sino ad oggi nell’ambito delle diverse regioni. Proprio per questo, anche alla luce delle novità presenti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Next generation Eu, la Fondazione Italia in Salute ha presentato un paper dedicato alla sanità territoriale dal titolo “Casa della comunità 4.0”.

Il progetto rappresenta una radicale evoluzione rispetto alla “Casa della salute” introdotta ormai dieci anni fa, comprendendo un cambio culturale nella concezione e nella gestione della sanità territoriale: non più un luogo fisico ma uno spazio organizzato virtualmente. Una struttura di strutture interrelate che abbia le caratteristiche di un sistema neuronale, le cui sinapsi sono costituite sia da persone fisiche – pazienti e operatori sanitari – che da apparati digitali e tecnologici. Un’ innovazione importante e necessaria per dare risposta alle esigenze di una popolazione sempre più longeva ma che fa i conti con la pluripatologia e la cronicità.

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