Sanità, il trasporto sanitario di emergenza tra volontariato e mercato: il primo paper della Fondazione Italia in Salute

Il documento, curato da Fabio Lenzi e Alceste Santuari, ripercorre le diverse interpretazioni giurisprudenziali a livello europeo e nazionale

La riforma del terzo settore affida in via prioritaria il servizio di trasporto sanitario in emergenza al volontariato, indicando il ricorso al mercato solo come ipotesi subordinata. Questo il tema affrontato nel primo paper promosso dalla Fondazione Italia in Salute “L’affidamento del servizio di trasporto sanitario: problematiche aperte e prospettive”. Il documento, curato da Fabio Lenzi e Alceste Santuari, ripercorre i contenuti della nuova normativa e fa il punto fra le diverse interpretazioni giurisprudenziali, sia a livello europeo che nazionale, per offrire nuove prospettive e possibili soluzioni operative.“Sia a livello comunitario sia nell’ordinamento interno, l’attività di trasporto sanitario di emergenza e di urgenza identifica un servizio di interesse generale, di rilevanza pubblica, che dunque legittima il ricorso a forme di gestione ‘preferenziali’ che coinvolgono le associazioni di volontariato rispetto alle regole di mercato”, spiegano i due autori. “Sul fronte europeo, le decisioni della Corte di giustizia hanno oscillato tra la necessità di ricondurre il servizio di trasporto sanitario alle regole in materia di concorrenza e il riconoscimento che il servizio esprime i doveri di solidarietà che contraddistinguono i sistemi nazionali di welfare e, quindi, legittima gli enti pubblici a rivolgersi alle organizzazioni di volontariato. A questa seconda interpretazione, si è spesso conformata la giurisprudenza amministrativa italiana, riconoscendo la prevalenza della componente solidaristica del trasporto sanitario”.

“La specifica forma giuridica e le finalità perseguite dalle organizzazioni di volontariato rendono queste ultime particolarmente adatte a gestire il servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza – sottolineano Lenzi e Santuari -. Alle aziende sanitarie locali è riconosciuta una discrezionalità amministrativa nell’ambito della quale essi sono chiamati a valorizzare adeguatamente tutti gli elementi che richiamano il principio di sussidiarietà e di solidarietà caratteristici del servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza”. “In questa prospettiva, le aziende sanitarie locali, sulla scorta di linee guida regionali, possono dotarsi di specifici regolamenti volti a disciplinare i rapporti con gli enti del terzo settore proprio in attuazione del Codice del terzo settore”, conclude il paper.

 

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