
Il punto del presidente della Fondazione Italia in Salute Federico Gelli
"Si chiude un anno complicato, ma l'attività della Fondazione Italia in Salute, nonostante le difficoltà, non si è mai fermata".
Sta per concludersi questo anno complicato, un anno in cui l’attività della Fondazione Italia in Salute, nonostante le difficoltà, non si è mai fermata, continuando a portare il suo contributo per la tutela del diritto alla salute e la cultura della prevenzione. Il momento è ancora molto delicato. A gennaio è atteso l’arrivo dei vaccini contro il Covid-19: potremo finalmente riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel. Ma sarà fondamentale evitare la terza ondata: a gennaio avremo da gestire anche un incremento esponenziale del virus influenzale con ulteriore sovraffollamento degli ospedali. Dobbiamo quindi continuare a mantenere alta l’attenzione e prepararci a vivere un Natale particolare, fatto purtroppo anche di distanziamento, non solo per proteggere i nostri cari – specie i più anziani e fragili – ma anche per non vanificare gli sforzi fatti finora.
In questi mesi la Fondazione ha continuato la sua attività su vari fronti: un impegno in modo particolare è stato dedicato al ruolo delle Linee Guida sia sotto i profili giuridici che sotto i profili clinici. Siamo convinti che le Linee Guida non possano più essere viste come rigidi protocolli che rischiano di trasformare il medico e l’operatore in un semplice burocrate, ma debbano essere applicate da ciascuno, all’interno del caso concreto, con capacità etica e professionale. Le Linee Guida sono al centro del secondo volume della collana “I Quaderni della Fondazione Italia In Salute”, di cui sono felice di annunciare la pubblicazione: in questa nuova uscita sono raccolti gli atti del convegno sullo stesso tema organizzato lo scorso anno, per raccogliere le migliori idee e riflessioni maturate con il contributo di esperti nazionali e internazionali e da rappresentanti delle società scientifiche.
L’obiettivo che ci poniamo è ancora più ambizioso: riuscire nei prossimi anni a replicare un sistema di Linee Guida mutuato dall’esperienza del NICE (The National Institute for Health and Care Excellence) che ad oggi ne può vantare 315. Per far questo la Fondazione Italia in Salute ha avviato una partnership con il Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio e l’Università Cattolica del Sacro Cuore per offrire un servizio di consulenza rivolto a Società scientifiche, Associazioni tecnico-professionali, associazioni di pazienti, manager della Sanità, Istituzioni pubbliche e private, in cui la Fondazione si occuperà, fra le altre cose, di indagare le carenze delle linee guida spaziando dalla pratica clinica alla Sanità pubblica, all’offerta dei Servizi sanitari e sociosanitari, all’uso e distribuzione dei farmaci. Una bella sfida che siamo felici di intraprendere con entusiasmo e determinazione.
Per scaricare il secondo Quaderno della Fondazione Italia in Salute dal titolo “Il ruolo delle linee guida nella responsabilità sanitaria”clicca qui.