Igiene dell’ambiente e rischio di infezioni. Le nuove linee di indirizzo

Il documento sul rischio correlato all'assistenza pubblicato sul portale del Sistema Nazionale Linee Guida

L’attuale emergenza legata all’epidemia di Covid-19 ha posto un ulteriore accento sull’importanza della prevenzione del rischio infettivo anche attraverso il controllo dei processi di sanificazione ambientale anche con l’introduzione di sistemi e metodiche innovative di comprovata efficacia ed efficienza in termini di costo-beneficio.

Alla luce di questa necessità, all’interno della sezione “Buone Pratiche Clinico-Assistenziali” del portale del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) è stato pubblicato il documento “Linee di indirizzo sulla valutazione del processo di sanificazione ambientale nelle strutture ospedaliere e territoriali per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)” (scarica qui) come buona pratica clinico-assistenziale. Queste linee di indirizzo, sottoscritte dalle principali Società scientifiche ed Associazioni della Sanità italiana, rappresentano adesso un punto di riferimento anche per la responsabilità sanitaria per quanto riguarda indicazioni e raccomandazioni relative alla relazione tra igiene dell’ambiente e rischio di infezioni correlate all’assistenza. Si potranno così sviluppare strategie idonee a promuovere la prevenzione e gestione del rischio infettivo in ambiente sanitario ed in particolare ospedaliero, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza di infezioni nosocomiali correlate all’assistenza e contenere l’uso di antibiotico terapia, nella prospettiva di incidere anche sul rischio di sviluppo di antibiotico resistenza.

Inoltre, esiste la necessità emergente per le Direzioni Sanitarie e le strutture socio-assistenziali di dare evidenza di utilizzo di sistemi, tecniche e metodiche di sanificazione ambientale riconosciuti per efficacia, sicurezza, impatto ambientale e contenimento dei costi. Queste linee di indirizzo, intendono suggerire criteri di valutazione e validazione della sanificazione degli ambienti assistenziali sia ospedalieri che territoriali in un’ottica di gestione e contenimento del rischio clinico correlato a processi di contaminazione microbica ambientale, proponendo modalità di controllo di processo, risultato ed esito. Nel documento si fa riferimento alla valutazione di tecniche e approcci innovativi, alla definizione dei percorsi paziente rischio-correlati ed alla misurazione di efficacia del processo produttivo introducendo il controllo microbiologico anche nelle aree a Medio Rischio come misura dell’esito finale di un processo di sanificazione attraverso specifici Indicatori di Risultato Microbiologico.

La pubblicazione sul portale come buona pratica clinico-assistenziale di queste linee di indirizzo come previsto dalla Legge 24/2017 meglio conosciuta come “Legge Gelli-Bianco”, implica che in caso l’evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità viene esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali.