Coronavirus, Federico Gelli: “Siamo tutti chiamati ad una grande prova di responsabilità"

Il Presidente della FIIS interviene sull'emergenza sanitaria nazionale

La situazione epidemiologica di una parte del paese è molto preoccupante. Questo ha portato a far sì che il Governo sia stato costretto ad intervenire con misure più restrittive a livello nazionale per tentare in ogni modo di arrestare i contagi e contenere questa emergenza da nuovo coronavirus. Ora non esistono più ‘zone rosse’ né aree di ‘Fascia 1’ o ‘Fascia 2’, esiste solo l’Italia zona protetta. Tutti noi siamo chiamati ad una prova di grande responsabilità. Per un periodo di tempo è indispensabile mutare le nostre abitudini sociali. Facciamolo per i nostri cari, per la nostra comunità, per evitare il rischio di far collassare il nostro Sistema Sanitario Nazionale in un momento così delicato. Non dobbiamo assolutamente prendere sotto gamba quanto sta accadendo. I dati forniti dalla Protezione Civile ci parlano ormai di un totale di pazienti positivi che ha superato quota 12.000 (dato aggiornato 11/03/2020).

A livello regionale, in particolare in Lombardia, si registrano dati drammatici per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive. Questa ‘battaglia’ possiamo vincerla solo come sistema paese. Dobbiamo impedire l’allargamento dell’epidemia al Centro-Sud e farci carico delle situazioni più gravi dando risposte a livello nazionale. Ricordiamo sempre che noi siamo Sistema Sanitario Nazionale. Questa è un condizione assolutamente necessaria per garantire l’operabilità di un sistema sanitario regionale in grave difficoltà per il picco di accessi e richieste di assistenza. Serve l’aiuto di tutti noi per fermare il contagio. Per farlo occorre sacrificare le nostre abitudini rispettando regole e indicazione fornite dal Governo.

Ecco cosa dovete fare

Potrà apparire paradossale ma oggi i nostri comportamenti sono la terapia più efficace contro il virus.

Rispettiamo le norme e le indicazioni dando il buon esempio. Tutti possiamo essere d’aiuto nel sensibilizzare parenti e amici. Soltanto tutti insieme, come Paese, riusciremo a vincere questa ‘battaglia’ e far ripartire l’Italia vincendo una delle più grandi sfide mai affrontate nella storia recente.

Con questo voglio ringraziare in modo speciale tutti i miei colleghi, tutti gli operatori sanitari, tutte le associazioni e i volontari che, indipendentemente dal rischio e dal pericolo, con professionalità, coraggio e serietà, sono in prima linea per garantire l’aiuto necessario per superare questa emergenza assistendo chi ha bisogno. A loro il mio più grande e sincero grazie.